Finalmente è arrivato lo Yacht elettrico

di | 26 Marzo 2021

Il futuro è alle porte o forse è già tra le nostre mani ma dobbiamo capire di cosa si parla


L’Avvento nel mercato mondiale non solo dell’automotive, delle motorizzazioni elettriche hanno smosso molti settori a dirigersi verso questa direzione. 

Il mondo nautico non poteva certo stare a guardare 

Negli ultimi anni stanno aumentando le offerte sulle propulsioni ad impatto zero, quelle elettriche per l’appunto.
Esistono soluzioni full electric e ibride tra le principali, ma la vera domanda è cosa ci posso fare con queste soluzioni?

Non dimentichiamo che siamo immersi in acqua e vogliamo spostare anche migliaia di tonnellate.

La questione non è di avere o non avere la potenza di cui si necessita, ma poter garantire autonomia e quindi energia incamerata.
In pratica, quello che per i mezzi di spostamento a motore termico si chiama serbatoio, per le propulsioni elettriche è l’accumulatore di energia, chiamato generalmente batteria.

Alla fine della stagione nautica del 2019 Norberto Ferretti, pioniere della nautica e fondatore di uno dei più grandi gruppi al mondo di produttori di Yacht, durante un evento organizzato nei giorni de Il Salone Nautico di Genova dichiarò:

 “Sono stato il primo produttore di un motoryacht a impatto zero, ma mi dispiace deludervi, io non credo che il futuro della nautica sia la barca elettrica. L’auto forse, perché la sera la metti in garage. Ma la barca no. 

Il motore elettrico potrà essere usato per le manovre in porto, ma quando esci ci vorrà sempre la motorizzazione tradizionale”

Faccio degli esempi per cercare di spiegare meglio.

Presupponiamo che si voglia partire dalla costa laziale per andare in vacanza a Ibiza.

Se i nostri giorni di vacanza non sono infiniti, cercheremo la via migliore e più breve, per cui navigheremo spesso in alto mare.
La distanza da coprire è di circa 650 miglia nautiche (1.200Km).
Considerando di voler navigare a 22 Nodi ( circa 40 Km/h) dovremo avere autonomia per 54 ore circa.

Ad oggi, non basterebbe l’intero peso dello Yacht fatto di batterie, per avere questa autonomia.

Quindi si, esistono motori elettrici che vanno molto bene per la nautica ma resta il problema non risolto delle autonomie.


Se sei arrivato fino a qui, magari ti aspetti una rivelazione di una tecnologia in stato embrionale che presto potrebbe prendere piede.


Ad oggi le uniche tecnologie scoperte e da scoprire a cui l’essere umano è arrivato a pensare sono legate all’Energia Nucleare. E non pare che l’essere umano voglia andare verso questa direzione.

Abbiamo anche intervistato uno dei più grandi produttori di accumulatori italiano che ci ha risposto in questo modo:

Come vedi l’evoluzione?

Le barche ibride hanno senso di esistere ma per poter navigare ore e giorni non può si può pensare ad un full electric.

Grazie a cariche rapide di nuove tecnologie future, diventerà sempre più sostenibile l’ibrido, ma per distanze limitate.

Autonomia e potenza per planare sono in contrasto

La propulsione elettrica, avrà sempre più spazio nel mercato delle barche da lavoro.

Sei d’accordo con Ferretti?

Si, siccome parliamo di nautica da diporto.

Ci sono altre tecnologie possibili e futuribili?

Al momento siamo immersi in un processo per rendere più leggere ed economiche le batterie, ma il mondo e la scienza ora è concentrata su questo.

dot. Marco Righi CEO Flash battery

Si siamo tutti d’accordo che se potessimo avere impatto zero, sarebbe la cosa migliore del mondo, ma ad oggi non è possibile e forse non lo sarà mai.
Saremo in ogni caso premiati, se riusciremo ad abbattere in modo importante il consumo di madre terra, salvaguardando la sicurezza ed i piaceri della vita che le danno il senso.

Buon Vento

Oscar Bellandi

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